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Cani (e artisti) si nasce
Un pò di tempo fa se ricordo bene mi avevate detto che per voi la scelta di diventare vegan era maturata in seguito alla visione di un documentario, anche se immagino lo foste già o comunque fosse una scelta che avevate già maturato, vi ricordate di che video e di quale occasione si trattava?
Il video era Cowspiracy, proiettato durante una serata organizzata da Essere Animali al ristorante Papilla, gestito a quel tempo da due nostri amici. Al di là del documentario, che è stato interessante ma non fondamentale, noi crediamo che grande importanza sia data dal frequentare persone che hanno già fatto questa scelta. Questo ti permette di capire che vivere senza proteine animali è possibile e ti apre nuove possibilità di gusto! Nel nostro caso vivere vicino ad una fattoria e ad un'azienda agraria credo ci abbia scosso particolarmente la coscienza! Sentire per due giorni il pianto di una mucca, alla quale avevano tolto il suo vitellino, ci ha fatto riflettere sulle nostre esigenze alimentari.
Linda ci puoi raccontare come è iniziata la tua passione per i cani e poi la tua attività di istruttrice? Come è nata la tua associazione "cani si nasce"?
L'inizio bisognerebbe chiederlo ai miei genitori, che hanno dovuto assistere a scene tragicomiche durante la mia infanzia (non avendo animali in famiglia, portavo "a spasso" per il quartiere dei pesi di plastica riempiti di sabbia di mio papà; suonavo i campanelli delle case che avevano cani, per chiedere di poterli portare a passeggio con il laccio dell'accappatoio come guinzaglio! che imbarazzo!!) o ai miei compagni delle elementari che costringevo a camminare a 4 zampe durante la ricreazione! A volte ci sono passioni che nascono con la persona e crescono con lei. I cani li ho sempre amati, gli animali ho imparato a rispettarli e ad amarli con il tempo. Anche la scelta vegetariana e vegana è maturata con il tempo. Quando ho capito che la mia strada (non solo privata ma anche professionale) non poteva essere lontana dagli animali, ho deciso, durante e dopo gli anni dell'università, di studiare il linguaggio dei cani ed aprire una mia attività! Il nome "cani si nasce" è stato coniato durante una serata fra amici ;) era perfetto per me ed ora lo chiamo "la mia creatura"!
Tu Alberto quando e come hai cominciato a collaborare con Cani si nasce?
Circa 4 anni fa, ero in mobilità e quasi senza accorgermene mi sono ritrovato a portare a spasso diversi cani; inizialmente con Linda, poi da solo. E' una strada non prevista, ma che apprezzo ogni giorno: ho un sacco di cani che mi riconoscono e ormai amo stare all'aria aperta con qualsiasi condizione meteo!
C'è stata un pò un boom in questi anni della passione per i cani, sembra che le persone ci dedichino molta più cura e tempo di una volta, secondo voi questo interesse va di pari passo con una presa di coscienza in generale più animalista oppure si limita solo al proprio "animale di compagnia"?
Linda: per me si limita esclusivamente al proprio animale da compagnia. Siamo pieni di "amanti degli animali" che vanno alla sagra del folpo, alla festa del capriolo in salsa, al weekend delle pappardelle al cinghiale. Se però il cagnolino ha male alla pancia corrono dal veterinario per l'ecografia e non dormono la notte; o ancora pettinano il coniglietto nano e fanno i selfie con lui, ma la sera preparano coniglio (o vitello, o agnello..) al forno! Purtroppo per molte persone ci sono animali di serie A e animali di serie B. Ma sono fiduciosa, pian piano ci sarà una presa di coscienza. Come si è "smossa" a me non vedo perchè non debba smuoversi anche ad altri!
Alberto: Secondo me siamo lontani da una presa di coscienza animalista. Penso però che qualcosa nella sensibilità stia cambiando, lentamente. Lo si nota nei prodotti da supermercato che tendono ad evidenziare : senza olio di palma, con pochi antibiotici, da allevamento a terra, allevati nel rispetto del benessere animale, con poca emissione di CO2 ecc. Lo considero un inizio, maldestro, ma un inizio. Spesso però sono aziende che rispondono solo alla richiesta del consumatore: in Veneto il più grande distributore di carni è anche produttore di alternative vegetali alla carne. E' importante sostenere le aziende, spesso piccole, che hanno una motivazione animalista e ambientalista.
Linda questa domanda si ricollega un pò alla precedente, so che oltre all'attività con la tua associazione ti dedichi da tempo alla lotta al randagismo e collabori con un canile, vorrei chiederti se le persone con cui collabori e che svolgono questo tipo di attività sono vegan, vegetariane o meno, e se comunque c'è una connessione tra le due cose.
La mia esperienza nel mondo del volontariato animale trova molte persone empatiche nei confronti di tutti gli animali, molti volontari sono vegetariani (pochi vegani). Nell'ambiente cinofilo invece ancora pochissimi hanno preso coscienza dell'importanza di una scelta alimentare che dovrebbe andare di pari passo con l'amore per gli animali e la natura. Amano i cani e basta. Sono cinofili, non animalisti o ambientalisti e a volte lavorano fianco a fianco con i cacciatori! La strada è ancora lunga ..
Alberto oltre alla tua passione per il black (o death?) metal coltivi quella per il disegno, spesso nei tuoi lavori compaiono degli animali un pò surreali dalle forme astratte e geometriche, ti andrebbe di parlarci un pò da cosa ti spinge a disegnarli in questo modo?
Si, sono un appassionato di metal ( e di musica in generale). Passo molto tempo al tavolo da disegno e sono sempre alla ricerca di ascolti interessanti ( ultimo disco preferito: At war with Satan dei Venom, da giovane li consideravo troppo poco pesanti....ahahah). In generale sono attratto da tutto ciò che non è realistico e, quando disegno, cerco di soddisfare questa mia voglia di prospettive sbagliate, anatomie impossibili , animali che non sai da dove vengono fuori. Trovo che sia più interessante e al tempo stesso non saprei disegnare in altre maniere!
Parliamo un pò di cucina, so per esperienza che siete tutte e due degli ottimi cuochi e delle altrettanto valide forchette, svelateci una vostra ricetta segreta a testa.
Linda: Le coste piccanti alla siciliana: fare rosolare uno spicchio di aglio e del peperoncino fresco, aggiungere le coste tagliate grossolanamente; quando le coste si sono parzialmente cotte , aggiungere salsa di pomodoro e lasciare cuocere con coperchio e fuoco lento. Salare e servire calde fumanti con il pane!
Alberto: La salsa cugino (che per noi ormai è la salsa "Carota Nera" NDR): 240/250 gr di cannellini, da frullare con un cucchiaio di capperi, un cucchiaio di olive nere denocciolate, un pomodoro secco, un cucchiaio di salsa tahina, un cucchiaio di acqua, mezzo cucchiaino di cumino,un cucchiaio di aceto bianco, un cucchiaio di olio evo.
Una spezia preferita a testa che usate spesso in cucina?
L: Paprika affumicata
A: Special Masala mild, marca Mayil (un regalo dalle Mauritius)
Tendenzialmente le persone che sono vegan da più tempo tendono a cucinare di più cereali, legumi, etc e a non comprare prodotti già preparati, voi in che posizione vi considerate? Avete tempo a sufficienza da dedicare alla cucina, come vi organizzate, chi cucina, chi lava i piatti?
I piatti li lava sempre Albert :) Cuciniamo entrambi, dipende da chi ha più tempo quel giorno per stare ai fornelli. Albert è l'addetto al crudo e alle zuppe, io ai primi piatti e ai risotti. I legumi li cuciniamo ogni settimana, ma avere in frigo qualche burger, tofu, tempeh già pronto è una gran comodità! in particolare siamo amanti del tofu marinato in salsa alla senape e sesamo.
Linda qualche tempo fa ci raccontavi di aver fatto un tour vegan-gastronomico in Polonia con un amica e di aver trovato delle sorprese inaspettate, nel senso che sembra che un paese che noi tendenzialmente consideriamo culinariamente poco invintante ti ha invece sorpreso piacevolmente..
Il WodkaWeganTour! Ho un'amica Polacca che mi ha fatto scoprire, in 4 giorni, una Varsavia attiva per i di diritti animali, giovanissima, brillante e a livello culinario molto più avanti di noi!! Sono rimasta stupita da quanti locali offrissero una scelta cruelty free, vegan e buonissima! Qui in Italia si fa fatica a trovare un' insalatona senza tonno, uova o mozzarella dentro; a Varsavia ci sono locali di sushi o ramen esclusivamente vegani o ancora ristorantini che hanno rielaborato la cucina locale in versione vegan, sempre pieni di gente, perchè a prezzi onesti e piatti abbondantissimi!
Per finire, i cinque posti dove non potete rinunciare ad andare a mangiare ogni tanto.
La Tecia vegana a Venezia; Osteria in Osteria a Marostica; Il Profumo della freschezza a Lusia (Rovigo), La Ca sana a Padova;
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